Registro della natura terrestre
Un programma senza programma per tentare di non far “sparire la vita sulla Terra”. Una semina utile alle Creature del Vegetare Terrestre e inutile ai Creatori della Creazione dell’Universo. Un raccolto per valutare se la specie umana è veramente venuta al mondo per distruggere la vitalità della Terra oppure a costruire la spiritualità dell’Uomo.
In seguito all’invito di una maestra che aveva visitato il paradiso terrestre da me coltivato, ho deciso di scrivere un’opera che presentasse le mie scoperte sulla Natura, ancora sconosciute all’umanità. Si tratta di un’opera scomoda perché spinge a imparare una conoscenza difficile da accettare per chi si impegna a migliorare la Natura. Un’opera d’arte poiché può essere pensata come una mappa che porta facilmente verso i principi del “non fare”. Un’opera universale perché rende pubblicamente nota cos’è la “Catastrofe Ecologica Epocale” e presenta come funziona la vita umana e la vitalità terrestre.
La Terra è semplicemente una unità creata dal Creatore per farci vivere nella ricchezza spirituale ed è un elemento dell’Universo generato dalla Creazione per soddisfare i nostri bisogni materiali.
Di fronte alla “Catastrofe Ecologica Epocale” che mette a rischio l’esistenza della vita sulla Terra, l’unica possibilità che l’umanità possiede per rischiare il meno possibile di sparire è seminare paradisi terrestri, rinverdire deserti terrestri e rinnovare cuori umani.
Seminare paradisi terrestri
Il racconto biblico del Giardino dell’Eden, interpretato in chiave agricolo-pastorale, ci mostra che Adamo inizialmente coltivava il Paradiso Terrestre con l’agricoltura originaria: non lavorava e non fertilizzava il terreno, non strappava le erbe selvatiche, non potava le piante e non usava antiparassitari. Aveva una credenza religiosa umile e vicina a Dio, un sapere filosofico semplice e unito alla Natura, e un principio materialista puro e in relazione alla Terra.
Adamo seminava ma quando raccoglieva accettava di fatto quanto Dio creava, la Natura generava e la Terra produceva. Quando invece credette di essere il Creatore e non più la Creatura, separò le erbe selvatiche dalle coltivate e gli animali custoditi da quelli liberi, rovinando l’unità e la perfezione della Natura. La superbia lo allontanò dal Creatore, la complessità lo separò dalla Creazione e l’impurità lo distaccò dall’Universo.
Nella storia di Caino e Abele vediamo come la separazione tra agricoltura e pastorizia, originata dal metodo del “fare”, portò al conflitto tra fratelli. Questo causò anche il dolore di Eva, costretta a partorire con sofferenza figli destinati al lavoro faticoso, invece che alla vita in armonia con la Natura.
Catastrofe Ecologica Epocale
Per Masanobu Fukuoka la C.E.E. è il rischio che la vita sparisca dalla Terra. Per me è il mutamento dell’acido e la diminuzione dell’ozono, basato sulla scoperta che la Terra funziona come noi. Mettendo a confronto la natura del nostro corpo con quella terrestre:
- Tossina umana = Gas terrestre
- Acidi urici = Fulmini
- Sistema immunitario = Bacino ambiente terrestre
La Natura direttamente o indirettamente fa sempre pagare il conto. Ecco perché da quando l’umanità ha dimenticato il principio materiale e spirituale di Fukuoka, sono aumentate le tragedie umane, i problemi sociali e le catastrofi terrestri.
Con la coltivazione naturale del “non fare” di Fukuoka diventa possibile:
- Concentrare le maggiori specie di piante possibili in maniera intensiva-orizzontale e verticale, vivendo stabilmente in un posto senza diventare nomadi.
- Coltivare senza lavorare e concimare il terreno, senza antiparassitari, potature e strappare infestanti, producendo con minore fatica senza sfruttare gli animali.
Conoscere cos’è veramente la Pianta e la Terra è una rivoluzione della Mente e del Cuore utile a tutta l’umanità.
Rinverdire deserti terrestri
Nel 1999 Masanobu Fukuoka mi trasmise la profezia della “Catastrofe Ecologica Epocale”, prevedendo che entro il 2020 in Italia poteva accadere un pericoloso fenomeno naturale. Nel 2019 è arrivato il Covid-19, dimostrando che la natura terrestre funziona come noi.
Per la natura terrestre, il deserto può esistere anche dove ci sono vegetali e terreni apparentemente fertili:
- Costruzioni, strade e superfici artificiali che accumulano calore.
- Coltivazioni con tecnologie chimiche e meccaniche che rovinano la fertilità.
- Attività che producono inquinamento e ambiente artificiale.
Per Fukuoka, «il deserto o il paradiso che c’è fuori è il deserto o il paradiso che abbiamo dentro».
Nella Natura tutto funziona in maniera perfetta e unita e noi non siamo fuori ma dentro l’ambiente naturale. Noi possiamo soltanto scegliere se assistere o contrastare la Natura Dio, così come rinverdire oppure continuare a desertificare la Terra.
Rinnovare cuori umani
Se trasformi la maniera di comprendere la Terra, cambi anche il modo di usare la Natura, correggi Te stesso e rinnovi la Società (Onorio Belussi)
La scoperta che la Terra funziona come noi ha provocato un rinnovamento del mio cuore. A differenza dell’“Ipotesi Gaia” che vede la Terra come un macrorganismo simile a un formicaio, questa visione nuova disturba il mondo scientifico, viene respinta dall’informazione e gelata dall’ambientalismo.
Soltanto l’ambiente naturale può trasformare cose, corpi e nature in risorse senza produrre problemi o rifiuti; credere e agire il contrario significa usurpare il regno del Creatore della Creazione dell’Universo.
Come ha insegnato Fukuoka, è la Natura che crea e fa crescere e fruttificare le piante; l’essere umano non crea, non fa crescere e non fa fruttificare alcunché. Pensare, cercare e fare con confusione porta a vivere in un mondo più apparente e meno reale.
Il libro La rivoluzione della natura terrestre non salva la Natura perché insegna a non fare più che a fare, ma aiuta l’umanità a diminuire l’inquinamento e la sua “Impronta ecologica” sulla Terra. È una guida che aiuta a “non fare”, diversa dal modo di pensare tipico nel mondo del “fare”.