Onorio Belussi, il Galileo Galilei del 2000
Fino a prova contraria, oltre ad altre scoperte originali, sono il primo essere umano che può dimostrare come fa la Terra a funzionare come noi, anche se in maniera diversa.
Se le mie scoperte le avessero fatte alcuni scienziati famosi, avrebbero sicuramente diviso il mondo scientifico, entusiasmato quello ecologista e interessato quello mediatico.
Ma siccome sono uno scienziato della domenica o uno scopritore sconosciuto e senza titoli accademici, allora di fronte alla mia sicura dimostrazione gli scienziati possono restare uniti, gli ecologisti insoddisfatti e i mass media disinteressati.
Le persone diplomate, ambientaliste e di cultura a cui ho trasmesso la mia scoperta, anziché entrare nel merito mi hanno risposto con un silenzioso distacco oppure dicendomi: «chi ti credi di essere? Quello che dici è la Terra Gaia dello scienziato James Lovelock.»
Invece, per chi non crede alle mie scoperte e pensa che sia un ciarlatano, cioè un uomo abile nel seminare nelle menti di un’umanità credulona visioni false ma presentate come fossero vere, ecco alcune note scritte da chi ha letto La rivoluzione della natura terrestre e cioè il libro che ho scritto per diffondere quanto ho scoperto.
Un giornalista: «e se l’approccio di ambientalisti e scettici ai cambiamenti climatici fosse tutto sbagliato e da rifare? Onorio Belussi offre una chiave di lettura assolutamente fuori dagli schemi, con un intreccio costante di linguaggio mistico-scientifico.»
Un medico psicologo: «desidero manifestarle la mia gratitudine per un’opera che riesce a sintetizzare con mirabile chiarezza una serie di concetti, che in modo confuso riflettevo, nel rapporto fra il microcosmo e il macrocosmo.»
Una poetessa, scrittrice e cantante: «mi piace questa voglia di approfondire i sistemi: l’idea che alterna lo spirito con l’ecologia è stupenda e questo libro aiuta a riflettere e agire.»
Sono consapevole delle difficoltà che una persona seria può provare nel leggere un libro così stravagante e originale, peraltro scritto da uno sconosciuto come me e non invece da un grande e famoso scienziato.
Ma il libro che ho scritto è così e non poteva essere diverso, perché ho usato la mia spontaneità e genuinità in maniera assolutamente naturale, per rendere l’umanità cosciente che la realtà della natura che crede di vedere è soltanto un’apparenza e una superstiziosa visione. Proprio come accadeva prima della scoperta di Galileo Galilei, quando la gente credeva veramente che il Sole girasse intorno alla Terra, mentre in realtà era il contrario.
Diventare consapevoli che l’umanità non conosce la natura e cosa sa o crede di sapere è soltanto una conoscenza apparente e non reale, oppure ignorante e non sapiente, è fondamentale per il futuro della specie umana.
Continuare a distruggere e alterare il funzionamento perfetto e unito della Terra è come vivere in modo capriccioso. Si agisce come un bambino che rompe continuamente i giocattoli per capirne il funzionamento, senza essere capace di ricostruirli, o facendolo male e con molti difetti.
Oggi la Scienza deve diventare consapevole, piuttosto che continuare a credere vera una visione falsa oppure reale uno scenario apparente, o farà continuare a peggiorare l’esistenza umana e metterà la vita costantemente a rischio di sparire dalla Terra.
Scienza vuol dire “sapere” e “conoscere”. Quindi, o la conoscenza umana diventa tale da dimostrare o provare la verità perché in armonia col mondo naturale, oppure è meglio ignorare e smettere di intervenire per contrastare la perfezione e l’unione della natura terrestre.
La natura terrestre, come il nostro corpo, funziona in modo perfetto e unito ed essa è più laboriosa, più intelligente e più produttiva di qualsiasi essere umano.
Detto in un altro modo: o il mondo scientifico dimostra che la natura è imperfetta e divisa nel suo insieme, oppure gli scienziati devono smettere di intervenire sul mondo naturale come se fossero diventati il Creatore della Creazione dell’Universo e non invece, come realmente sono, le Creature del Vegetare della Terra.